STAGIONE 2011/12 – SERIE A
STAGIONE 2011/12
SERIE A
RESOCONTO
Persa la licenza triennale di Eurolega, il ridimensionamento è evidente in ogni aspetto. La società abbandona il Palaeur e perde lo sponsor Lottomatica. Cambia ancora una volta la gestione tecnica. Viene rescisso il contratto con Filipovski e al suo posto arriva Lino Lardo. Il nuovo general manager è Antonello Riva. Se ne va anche uno dei giocatori di più lunga militanza, cioè Jacopo Giachetti, mentre vengono confermati gli altri giocatori sotto contratto, cioè Crosariol, Datome, Tonolli, Gordic, Dedovic e Dasic, oltre al giovane Marchetti, che aveva esordito nella stagione precedente. I rinforzi sono Clay Tucker, capocannoniere della passata stagione con Teramo, Anthony Maestranzi, il naturalizzato play della Nazionale, e Uros Slokar. Si comincia con una sconfitta bruciante in casa della Virtus Bologna. Maestranzi sbaglia il tiro della vittoria e poi Roma cede al supplementare di due punti. Dopo le vittorie con Biella e in casa di Montegranaro, dove Datome inizia a far vedere la sua grande crescita, arriva un altro supplementare fatale, questa volta al Palazzetto, contro Varese.
Il rendimento resta altalenante per tutto il girone d’andata. Lardo non riesca a dare la sua impronta a una squadra che appare sempre fragile in difesa e paga l’assenza di leadership. Tucker è un realizzatore ma non certo un trascinatore, né Maestranzi né Gordic hanno la personalità per prendere in mano il gioco, Datome ci prova ma è spesso isolato, sotto canestro Slokar e Dasic tendono a “sparire” quando si alza il livello agonistico della contesa. Per provare a cambiare qualcosa, e anche per motivi disciplinari, vengono tagliati Dedovic e Dasic, mentre arrivano due giocatori di grande esperienza come Mordente e Kakiouzis. Certo, non sono più giovanissimi e questo si sente.
Il mese di ottobre è condizionato da due vicende extra campo. La prima riguarda l’offerta di Ashley Madison, sito d’incontri extraconiugali, per sponsorizzare (si parla di 1,5 milioni di dollari) ed eventualmente subentrare alla guida del club. Claudio Toti non accetta. “E’ contro i nostri principi morali”, dichiara. Otterrà un altro sponsor di natura “istituzionale”, cioè Acea. Qualcuno aveva legato l’arrivo di Ashley Madison anche a un possibile tesseramento di Andrea Bargnani, dato il lockout in Nba. La Virtus firma Tyreke Evans, matricola dell’anno nella stagione 2009/2010, ma viene beffata perché proprio il giorno successivo il lockout finisce e il giocatore rimane negli USA.
La crisi tecnica esplode dopo la terza sconfitta al supplementare, che è anche la terza consecutiva, in casa contro Avellino. Seguono due vittorie, a Teramo e con Venezia, ma nelle successive 5 partite la Vitus ottiene solo un successo, grazie a una tripla di Tucker in casa di Casale Monferrato, ultima in classifica. Palese la dimostrazione di sfiducia nei confronti di Lardo durante la partita di Biella, al termine della quale il coach viene esonerato. Il presidente Toti viene spesso inquadrato durante i time-out mentre si avvicina alla panchina per sentire quali siano le indicazioni del tecnico. È il 25 gennaio. Due giorni dopo, arriva l’esonero di Lardo. Sei giorni prima, però, lo stesso Toti aveva annunciato la sua uscita dal basket “sia come proprietario sia come sponsor” al termine della stagione. “Concentrerò la mia attenzione al sociale, ed al sostegno dei giovani, eventualmente nello sport dilettantistico, con nuove idee e progetti. Continuerò fino alla fine a profondere il massimo sforzo, cosa che chiedo con forza anche ai giocatori, tecnici ed a tutto lo staff, cercando anche di rinforzare opportunamente l’organico per concludere questa stagione onorando il nome della Società, della maglia e nel rispetto dei veri tifosi”.
Il rinforzo è il pivot Jarvis Varnado, mentre la squadra viene affidata a Marco Calvani, che per la terza volta nella sua carriera si ritrova a sostituire il coach di cui era assistente. Era già successo nel 1999 con Caja e nel 2000 con Pancotto. L’inizio è positivo, con tre vittorie consecutive e il picco del successo di un punto contro Siena al Palazzetto. La zona playoff è a soli due punti, ma si va avanti a gruppi di tre: tre sconfitte e altre tre vittorie. Le speranze naufragano perdendo in casa con Teramo. Lì la squadra molla e chiude perdendo sempre e uscendo tra i fischi dopo l’ultima partita in casa contro la già retrocessa Casale Monferrato.
Nel frattempo, tiene banco la vicenda societaria. Il 10 aprile il vice presidente Sergio D’Antoni aveva convocato una conferenza stampa al Palazzetto per lanciare un appello, caduto nel vuoto, per riempire il Palazzetto nelle ultime tre partite casalinghe. Il 4 maggio il presidente Toti convoca una conferenza stampa al Visconti Palace Hotel per ribadire l’intenzione di lasciare il basket. “Roma merita una squadra di alto livello – dichiara – e io non sono in grado di garantire gli investimenti necessari. Investendo di meno si potrebbe fare un’altra squadra ma su questo punto io non mi trovo perché non condivido che Roma abbia una squadra di secondo piano e non mi sento di voler sposare un programma del genere”. Il presidente ribadisce che la società è in vendita ma che non ci sono acquirenti. I tifosi della Virtus hanno davanti una estate molto calda.