STAGIONE 2006/07 – SERIE A

STAGIONE 2006/07

SERIE A

RESOCONTO

È una delle stagioni più intense della storia della Virtus Roma. L’annata del ritorno in Eurolega inizia in ritardo, a causa del lungo tira e molla tra la società e coach Pesic, che firma con Girona. Il club impugna la sua rescissione unilaterale e la vicenda finirà a colpi di avvocati. Solo tra la fine di luglio e l’inizio di agosto la Virtus si accorda con il nuovo coach, che è altrettanto prestigioso: si tratta di Jasmin Repesa, al quale la Virtus concede la possibilità di continuare ad essere il Ct della Croazia. L’aspetto è decisivo, perché il tecnico, che ha abbandonato la Fortitudo, stava per firmare col Real Madrid, che però gli aveva chiesto di scegliere tra i due incarichi. Il mercato parte fatalmente con un certo ritardo, anche se l’ossatura della squadra dell’anno precedente viene confermata, con l’eccezione di Tusek, Helliwell ed Ekezie. Torna alla base Luca Garri, arrivano Daniele Cinciarini e il giovane pivot greco Loukas Mavrokefalidis. A ridosso dall’inizio del campionato viene firmato anche il lungo francese Jerome Moiso.

Il 7 ottobre si parte con un evento storico. Per la prima volta nella sua storia, la Virtus affronta una squadra NBA. Si tratta dei Phoenix Suns, che giocano un’amichevole in un Palaeur tutto esaurito. Una bella festa, rovinata pochi giorni dopo dall’inizio di campionato con sconfitta in casa della Premiata Montegranaro. La squadra fatica ad amalgamarsi, batte Udine, Livorno, Reggio Emilia e Capo d’Orlando, ma perde con Virtus Bologna, Siena, Napoli e in casa con Treviso. Quest’ultima sconfitta è fatale a Vlado Ilievski, protagonista in negativo del finale di gara. Il play viene tagliato e sostituito da Mire Chatman, che l’anno precedente era stato avversario di Roma con la Dynamo Mosca in Uleb Cup. Nel frattempo, sempre dalla Russia è arrivato l’ala-pivot Ognjen Askrabic, al posto di Moiso. Per poche partite viene tesserato anche Marmarinos, ma presto viene tagliato anche lui. Difficile anche il cammino in Eurolega, dove le vittorie in casa con Partizan Belgrado e Joventut Badalona tengono viva una piccola speranza di qualificazione alle Top 16, nonostante le sconfitte con Olimpia Lubiana, Maccabi, Unicaja Malaga e Cibona Zagarbia. Dopo il k.o. nella prima giornata del girone di ritorno a Belgrado, però, il 4 gennaio arriva una bellissima vittoria al Palaeur contro il Maccabi Tel Aviv, finalista l’anno precedente.

Il primo febbraio 2007, all’ultima giornata, la Virtus, che nel frattempo ha vinto anche a Badalona, batte nettamente il Cibona Zagabria. A partita finita, però, restano tutti dentro al Palaeur e si accalcano nei pressi della tribuna stampa per provare a vedere cosa succede a Belgrado. La qualificazione, infatti, dipende dal risultato della partita tra Partizan e Unicaja Malaga, che la vince grazie a un incredibile finale di Pepe Sanchez e regala alla Virtus Roma il ritorno tra le prime 16 d’Europa, dove mancava dal 1985. Le Top 16 iniziano con una convincente vittoria contro il Pau Orthez, ma il successivo k.o. interno col Maccabi, per soli due punti, complica tutto. Nel frattempo, in campionato è arrivata la qualificazione alle final eight della Coppa Italia nonostante la sconfitta interna all’ultima giornata del girone di andata contro Milano, ma restano molti problemi.

La situazione deflagra dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia ad opera della Benetton. Roma perde a Udine, batte Livorno ultima in classifica solo dopo due supplementari e dopo essere stata salvata da un tiro miracoloso di Jon Stefansson al termine dei tempi regolamentari. Si tratta della guardia islandese ex Napoli, arrivata come rinforzo insieme a Roberto Gabini e a Roberto Chiacig. Se n’è andato anche Mavrokefalidis, mai adattatosi all’Italia, anche se nel proseguimento della sua carriera dimostrerà le sue qualità. Ciò non basta ad evitare un clamoroso -33 (99-56) in Eurolega in casa del Tau Vitoria che, oltre a compromettere le speranze di proseguire il percorso europeo, porta coach Repesa a dimettersi. Il primo marzo è un giorno lunghissimo tra gli uffici della Lamaro e il Palazzetto di Piazzale Apollodoro, fino alla sera, quando si viene a sapere che le dimissioni del coach sono rientrate. Pochi giorni dopo, inoltre, la Virtus è la società italiana più lesta ad approfittare del caso Lorbek. Il pivot sloveno deve lasciare la Benetton Treviso, che lo ha tesserato in maniera irregolare. E veste proprio la maglia di Roma.

I problemi interni sono chiariti e il roster è decisamente rinforzato. Con Chatman, Giachetti, Hawkins, Stefansson, Righetti, Cinciarini, Askrabic, Tonolli, Gabini, Lorbek e Garri, ora è un’altra Virtus e si vede. La squadra gioca bene e vince molte partite sul filo di lana. Bellissima quella del 18 marzo contro Siena, ancora con un tiro di Stefansson sulla sirena. Con 11 vittorie nelle ultime 14 partite, Roma chiude al quarto posto a causa della classifica avulsa. Peccato per l’ultimo k.o. a Milano, altrimenti sarebbe stata seconda. Nei playoff trova sulla sua strada Napoli e la elimina facilmente in tre partite. In semifinale c’è il Montepaschi Siena e la serie inizia col botto: la Virtus vince al PalaSclavo e ribalta il fattore campo con 23 punti di Hawkins, 20 a testa per Bodiroga e Lorbek, 16 di Chatman. In un Palaeur tutto esaurito in gara due Siena parte meglio, Roma rimonta e sorpassa tra la fine del secondo quarto e l’inizio del terzo, ma alla lunga vincono i biancoverdi 76-84, tirando ben 17 liberi in più. David Hawkins viene squalificato per proteste a fine gara, ma la squalifica viene tramutata in multa.

Il 5 giugno 2007 si gioca gara 3. È una partita di altissimo livello e di una intensità incredibile. Le squadre esprimono il meglio della loro pallacanestro, ma a lungo andare è la Virtus a dare l’impressione di comandare il gioco e di potercela fare. Stavolta Siena tira ben 24 liberi in più e solo grazie a questo resta in partita. Chatman sbaglia il canestro della vittoria alla fine del tempo regolamentare. Nel supplementare Siena parte avanti, ma entra in scena Bodiroga: con 8 punti in un minuto, ribalta la situazione. Sul 95-95 Siena sbaglia, nella lotta a rimbalzo RIghetti subisce un fallo che non viene fischiato. Corre lo stesso in contropiede, riceve il pallone della vittoria, ma subisce ancora fallo, ancora una volta non fischiato. La palese ingiustizia manda la gara al secondo supplementare. Sul 101-99 per Roma, Carraretto va per il tiro da tre, che viene deviato. La palla finisce tra le mani di Eze, che schiaccia. Al terzo supplementare vince Siena 114-108. Fiaccata nello spirito e nell’animo, la Virtus cede nettamente in gara 4, ma non se ne accorge nessuno.

A risultato acquisito, infatti, coach Repesa richiama in panchina Bodiroga, che era stato l’ultimo ad arrendersi. Tutto il pubblico del Palaeur in quel momento capisce, anche se nessuno l’ha annunciato, che è l’ultima volta in cui Bodiroga calcherà il campo da giocatore di basket. E così, spontaneamente, parte un lunghissimo applauso, accompagnato da cori in piedi di tutto un Palasport che nello stesso momento non solo sta ringraziando un grandissimo campione per quanto ha dato in due anni a Roma, ma è come se si stesse facendo carico di applaudirlo da parte di tutto il mondo del basket europeo. Solo il coach di Siena Luca Banchi non capisce il momento, ma pazienza. La vittoria di Siena non è nulla, sia per il modo in cui è stata ottenuta, sia perché quel giorno, per tutto il basket romano e per tutto il basket europeo, sarà quello dell’addio di un grandissimo campione. E Roma è orgogliosa di averlo avuto dalla sua parte, dalla parte giusta, per l’ultima recita.

CAMPIONATO SERIE A 2006/07

CLASSIFICA SERIE A1 2006-07

TABELLONE PLAY-OFF 2006-07

Fonte: wikipedia