Nella sua prima stagione, la Pallacanestro Virtus Roma si è divisa tra la Palestra del Foro Italico (fino a febbraio 72) e il Palazzetto dello Sport di Piazzale Apollodoro.

Nella stagione 1972/73 la Virtus viene presa in gestione dal Banco di Roma, la sede di allenamento e degli incontri diventa Settebagni

La Pallacanestro Virtus Banco Roma gioca in Via Salaria nel centro Sportivo del Banco.

La Pallacanestro Virtus Banco Roma gioca in Via Salaria nel centro Sportivo del Banco.

La Pallacanestro Virtus Banco Roma gioca in Via Salaria nel centro Sportivo del Banco.

La Pallacanestro Virtus Banco Roma gioca in Via Salaria nel centro Sportivo del Banco.

La Pallacanestro Virtus Banco Roma gioca in Via Salaria nel centro Sportivo del Banco.

Paradossale la situazione in cui il Banco si trova dopo la promozione. Nella massima serie, infatti, non possono giocare più di due squadre della stessa città e a roma ci sono già Lazio in A2 e Stella Azzurra in A1. Anche volendo spostarsi, però, non si può: serve un impianto da minimo 3500 posti. E quelli che ci sono in Italia ospitano già realtà di alto livello. La palestra di Settebagni ne tiene 1000 a stento. In pratica, il Banco non può giocare in nessun posto in Italia. Solo a settembre la Fip troverà la soluzione: tranne che per la prima giornata, il Banco potrà giocare le gare interne a Settebagni la domenica pomeriggio, ma dovrà adeguare l’impianto garantendo una capienza raddoppiata. Una deroga che era già stata applicata a Bologna.

La Pallacanestro Virtus Banco Roma gioca stabilmente il torneo di A2 al Palatiziano. Le partite si gicano al sabato in campionato ed il martedì nei turni infrasettimanali.

La Pallacanestro Virtus Banco Roma promossa in A1 gioca il torneo al Palatiziano. Le partite si giocano al sabato in campionato ed il martedì nei turni infrasettimanali.

Anche nella stagione 1981/82 si gioca di sabato in campionato al Palatiziano.

La stagione che porta al primo scudetto parte ancora al Palazzetto dello Sport. Per la prima volta si gioca alla domenica come le altre squadre. Fin dal suo arrivo in panchina, il Vate, al secolo Valerio Bianchini dichiara di avere ancora in testa il playoff giocato all’Eur con la Stella Azzurra e che il suo obiettivo è di riportare Roma nell’impianto creato per i Giochi olimpici del 1960. Il PalaEur in quel momento ha una capienza ufficiale di 14500 posti ma si stima che ce ne possano entrare in 17000. Era il più grande d’Europa finchè non sono stati costruiti il De Coubertin di Parigi e l’Olimpico di Mosca. Il Banco gioca come anticipato la regular season e la Korac in piazzale Apollodoro. Ci gioca anche i quarti playoff contro Gorizia ma contro i campioni di Europa di Cantù in semifinale si va al “palazzone”. Questi i prezzi di quel 5 aprile 1983: parterre 15mila lire, tribuna numerata 10mila lire, tribuna 6mila e galleria 3500 lire. Quattro partite che portarenno la Virtus al trionfo. E pernsare che gara 3 di finale era a rischio perchè prevista una mostra di pentole…

Il PalaEur diviene sede degli incontri della Virtus.

Nel 1984/85 la stagione inizia al Palazzetto dello Sport a causa di problemi economici dell’Ente Eur. CI vuole un decreto legge che stanzia un contributo economico per quest’ultimo affinchè il Palasport possa ospitare l’esordio casalingo del Banco in Coppa dei Campioni: il 13 dicembre 1984 per la partita contro il Cska Mosca accorrono dodicimila persone e altrettante una settimana dopo per la partita contro Milano. La stagione prosegue tutta al PalaEur.

In questa annata il Banco disputa tutto il campionato al PalaEur mentre Coppa Italia e Coppa Korac al Palazzetto, tranne la finale di ritorno contro la Mobilgirgi Caserta.

Il Banco disputa tutto il campionato e la Coppa Italia al PalaEur.

Il Banco disputa tutto il campionato e la Coppa Italia al PalaEur. Un campionato con una media spettatori superiore alle 7000 presenze.

La Phonola disputa tutto il campionato e la Coppa Italia al PalaEur.

Il Palaeur viene ristrutturato anche in occasione dei futuri europei, i Ferruzzi portano il cubo sul tetto che aggiorna punteggio, statistiche e propone filmati e caricature dei giocatori. I colori dei seggiolini cambiano. La Virtus disputa campionato e la Coppa Italia al PalaEur.

Il Messaggero disputa tutto il campionato e la Coppa Italia al PalaEur. La media pubblico è di alti livelli.

Il Messaggero disputa tutto il campionato e la Coppa Italia al PalaEur.

La Virtus disputa tutto il campionato e la Coppa Italia al PalaEur, per la Coppa Korac i turni preliminari sono al Palazzetto. Dal 6 dicembre 1992 con la dismissione del gruppo Ferruzzi e del Messaggero il terzo anello viene chiuso, verrà aperto solo in occasione della finale di COppa Korac contro Milano.

La Virtus disputa tutto il campionato e la Coppa Italia al PalaEur.

La Virtus disputa tutto il campionato e la Coppa Italia al PalaEur.

La Virtus disputa tutto il campionato e la Coppa Italia al PalaEur.

La Virtus disputa tutto il campionato al PalaEur e le coppe al PalaTiziano.

La Virtus disputa tutto il campionato e la Coppa Italia al PalaEur mentre la Korac al PalaTiziano.

La Virtus disputa tutto il campionato al PalaEur e le coppe al PalaTiziano.

Il 1999/00 la Virtus disputa le partite di campionato al PalaEur e le gare di Coppa Korac al Palazzetto dello Sport. Il 19 aprile 2000 la Virtus disputa l’ultima partita al PalaEur. I lavori all’impianto sarebbero dovuti durare un anno ma invece dureranno il triplo.

Il PalaEur impegnato in lavori di ristrutturazione rende la scelta obbligata alla Virtus: giocare nell’unico impianto disponibile in città, il Palazzetto dello Sport. Dopo 17 stagioni, l’impianto torna ad essere il palcoscenico stabile delle partite in campionato, infatti non accadeva dalla stagione dello scudetto 1982/83.

La Virtus continua a giocare in Piazzale Apollodoro.

Altra stagione al Palazzetto.

Dopo tre anni di lavori, il 20 settembre 2003 viene inaugurato il nuovo PalaEur con il concerto di Santana. I lavori sono stati realizzati con una spesa di 15 milioni con unn project financing. La Lottomatica è il super sponsor e la gestione dell’impianto viene data alla società All Events che curerà la programmazione di sport, musica e cultura. Lungo il perimetro esterno viene predisposto un’istallazione al neon con i numeri della smorfia del settecento, omaggio al gioco. All’interno c’è un sistema di ombrelli per migliorarne l’acustica. La Virtus torna a giocare nella sua casa il 5 ottobre 2023, battendo l’Euro Roseto per 84 a 73 alla prima di campionato. A gennaio, però, la società sceglie di tornare al Palazzetto di Piazzale Apollodoro per il campionato, mentre in Eurolega è obbligata a giocare al Palalottomatica. Il paradosso è quello di una squadra, la Virtus, che ha un palasport che si chiama come lei, cioè Lottomatica, ma non ci gioca.

Nel 2004/05 il percorso è inverso rispetto all’anno prima. La stagione inizia al Palazzetto di Piazzale Apollodoro, che la Virtus ha preso in gestione e che quindi è anche sede degli allenamenti. Nei playoff, però, sulla spinta del coach Pesic, torna al Palalottomatica e realizza per quattro volte di fila (le due gare dei quarti contro Siena e le due semifinali con la FOrtitudo Bologna) il tutto esaurito. La capienza è ulteriormente ridotta per via dei lavori, ufficialmente i posti sono poco meno di 11000.

Nel 2005/06 si torna, anche per l’effetto dell’entusiasmo creato la stagione precedente, al Palalottomatica. LE partite di Uleb Cup, invece si giocano al Palazzetto. La scelta paga: la media spettatori stagionale è di 6100 persone a partita, compresi i play-off, quando si sfiora il tutto esaurito per le gare dei quarti di finale con Siena e le due di semifinale con la Fortitudo Bologna.

La Virtus gioca stabilmente al Palalottomatica

La Virtus gioca stabilmente al Palalottomatica dove arriva a disputarsi la finale scudetto con Siena.

La Virtus gioca stabilmente al Palalottomatica tranne per l’indisponibilità dell’impianto dovuto ad eventi sporadici. Le partite di campionato contro Scavolini Pesaro e contro la Carife Ferrara si giocano al Palazzatto così come il match di Eurolega contro l’Alba Berlino.

La Virtus gioca stabilmente al Palalottomatica.

La Virtus gioca stabilmente al Palalottomatica.

La società, dopo la perdita dell’Eurolega e per costi giudicati eccessivi per il PalaEur vira verso il più piccolo PalaTiziano.

Al PalaTiziano la Virtus vive una stagione fantastica arrivando alla finalissima scudetto contro Siena. I play-off, nonostante vi sia la richiesta della “piazza” di giocare nel più grande PalaEur, per scelta societaria si giocano al Palazzetto dove le serie contro Reggio Emilia, Cantù e Siena si giocano in un caldo infernale visto il periodo stagionale che porta la squadra a giocare fino a giugno inoltrato.

Dopo la straordinaria stagione precedente, viene confermato il PalaTiziano dove si gioca sia in campionato che in Europa. Per la serie di semifinale play-off si decide di traslocare al Palaeur visto l’ingente richiesta di biglietti.

Nella campagna abbonamenti estiva la società comunica che nel caso si raggiungesse un certo numero di abbonati disputerebbe la stagione all’Eur ma, non avendo raggiunto la cifra sperata, sceglie di disputare la stagione al Palatiziano.

Dopo l’autoretrocessione in Serie A2, la società conferma di restare al PalaTiziano.

Sesta stagione consecutiva in pianta stabile al PalaTiziano.

Settima stagione consecutiva in pianta stabile al PalaTiziano.

La chiusura della Palazzetto dello Sport per lavori impone alla Virtus il ritorno al Palaeur. Era dalla stagione 2010/11 che la Virtus non giocava stabilmente al PalaEur. E’ un’annata trionfale che vede la promozione in serie A. Per tutte le partite il primo anello è quasi sempre pieno mentre per alcune viene aperto anche il secondo che diverrà quasi pieno durante la finale scudetto dilettanti contro la F bolognese.

Il ritorno in serie A è nelle prime giornate positivo, il pubblico cresce ed in un impianto grande tornano grandi numeri che non si vedevano dalla semifinale play-off contro Siena del 2013/14. Con Milano si raggiungono addirittura le 9000 presenze. Poi i risultati calano e l’arrivo della pandemia constringerà ad una partita a porte chiuse prima della definitiva chiusura prematura del campionato.

Il 2020/21 la Virtus partecipa alla Supercoppa in un girone che viene svolto Ad Olbia. Il campo di gioco è il PalaEur che causa pandemia non vedrà afflusso di pubblico tranne per l’incontro contro Pesaro dove è consentito l’accesso a 50 spettatori. A dicembre arriva la chiusura dell’annata per interruzione delle attività sportive della Virtus Roma.

Nel 2021 rinasce la Virtus Roma 1960 dopo la cessazione delle attività sportive della Pallacanestro Virtus. L’impegno della rinascita passa per il presidente della Petriana, ad ospitare i colori giallorosso e blu è quindi il PalaCentro nel complesso del Centro Sportivo Cavalieri in Via di Santa Maria Mediatrice. Per la serie C Gold non esistono particolari vincoli per gli impianti e si gioca in una tenso struttura.

Seconda stagione al PalaCentro per la Virtus che ottiene la promozione in B interregionale

Per il terzo anno di seguito si gioca nella tensostruttura di Via di Santa Maria Mediatrice, il Palacentro subisce dei lavori di adeguamento per i nuovi regolamenti della B interregionale che prevedono una capienza minima di 250 posti a sedere. La stagione regolare si gioca tutta nel Centro Sportivo Cavalieri tranne l’ultima giornata che grazie alla concomitanza di contingenze esterne permette alla squadra di giocare al Palatiziano. Era dal 2018 (5 anni) che la Virtus non giocava lì. Il pubblico risponde subito sfruttando la allora massima capienza dell’impianto omologato per 2450 spettatori. La Virtus torna al PalaCentro per disputare il girone di playin Gold. Per i play-off si sposta nuovamente al PalaTiziano facendo il sold out ad ogni incontro con capienza aumentata al massimo di 3500 spettatori.

Con il ritorno in una serie nazionale la Virtus ha bisogno di un impianto da minimo 1000 posti. Si abbandona il PalaCentro per un ritorno al PalaTiziano più consono al rinnovato entusiasmo intorno alla squadra.